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PSICODRAMMA E NEUROSCIENZE

Oggi Studio di Psicodramma vi consiglia un articolo della dott.ssa Esra Bilik pubblicato nel 2020 sulla rivista “Psicodramma Classico” edita da AIPsiM dal titolo:


“Che cosa succede nel nostro cervello durante una sessione di psicodramma?” 

L’articolo illustra quali sono le regioni cerebrali maggiormente attivate durante un processo psicoterapeutico con metodologia psicodrammatica. Attraverso l’azione, la memoria cinestesica può raggiungere ricordi anche molto antichi. Le eredità transgenerazionali attraverso cui le esperienze incompiute vengono trasmesse per “effetto Zeigarnik”possono essere recuperate attraverso  connessioni mnestiche ancestrali. Lo psicodramma, mediante la dimensione di semirealtà e con l’inversione di ruolo, promuove un “viaggio”che raggiunge esperienze e vissuti remoti e consente di attivare circuiti neurali che partonoda strutture primitive sottocorticali e arrivano a strutture della corteccia prefrontale. La elaborazione emozionale dei vissuti avvia una trasformazione delle tracce mnestiche con la formazione progressiva di nuove sinapsi e nuovi circuiti neurali. Il confronto con la scena rivissuta dà al protagonista il coraggio di assumere nuovi ruoli spontanei e creativi,aumentando l’integrazione funzionale fra i due emisferi cerebrali.

Lo trovate qui.